La poesia Se di Joseph Rudyard Kipling è sicuramente una delle mie preferite.
Ogni poesia ci trasmette qualcosa, può dar voce alle nostre paure, sussurrando la via per uscire da esse: insegnandoci il modo di amare con la giusta consapevolezza.
La poesia, se sei predisposto, può ammaliare l’anima, ti avvolge nella nuvola fatata impressa in quei vortici d’immenso, può addirittura curarti.
Forse in questi ultimi periodi di sentimenti siamo diventati aridi.
Ok, dopo questa introduzione alla poesia, molto di parte, posso finalmente parlarti dell’autore.
Rudyard Kipling, noto scrittore dalle origini indiane,era un animato sognatore, uno di quelli che la mente la lanciava dove voleva.
Pensa che a soli 41 anni, nel 1907, ottenne il premio Nobel per la letteratura grazie al suo immortale capolavoro “Il libro della giungla“.
Ora voglio proporti una sua incredibile ed inestimabile opera, “SE“, che ritroviamo nel testo “Ricompense e Fate“.
Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
tenendo però considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;
Se saprai sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi.
Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non c’è più nulla
Se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro!”
Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtù,
O passeggiare con i Re, rimanendo te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!
Ogni volta che la leggo un brivido percorre la mia schiena.
Sono le parole che avrei sempre voluto scrivere per mio figlio, gli insegnamenti che spero possano bastare a rendergli l’esistenza migliore di quanto possa immaginare.
Non solo.
La rileggo cercando di migliorare le mille angolature di un carattere ancora spigoloso, di un orgoglio dura a morire.
Non smetterò mai di cercare di migliorarmi.
Spero possa aiutarti a comprendere quello che cercavi.
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Sono blogger, digital marketer e business designer.
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