Le donne sono diverse…sicuramente leggendo il titolo avrete pensato: che scoperta magnifica ha fatto questo genio!
Per comprenderne le differenze ci serviremo, in parte, di un testo di rara bellezza: “Le donne sono diverse” di Luciano De Crescenzo.

Storia
Direi da partire dalla genesi: dalla considerazione che gli uomini avevano della donna per evidenziarne alcuni passaggi.
Partiamo da una premessa: tutti i grandi uomini del passato hanno parlato male della donna e per capire fino a che punto si sono spinti, proviamo a citare qualche esempio.
Secondo Platone “la donna deriva da una degenerazione fisica dell’essere umano“, per Aristotele “è un essere umano imperfetto“, per Pitagora “la donna è creata dalla tenebre“.
Nel codice civile Romano i diritti delle donne erano limitatissimi.
Le ragioni per limitare i diritti delle donne nella legge Romana sono variamente descritte come ad esempio “la debolezza del loro sesso” o “la stupidità del loro sesso”.
I Teologi del Medioevo accettarono la filosofia Greca e la legge Romana ereditando così il pregiudizio sull’inferiorità delle donne.
Per rendere ancora più cruda la riflessione voglio raccontarti due episodi limite, uno riguarda Socrate, l’altro, Einstein.
Socrate ed Einstein
Socrate, come ben saprai fu condannato a morte, un’esecuzione a base di cicuta.
Nel suo ultimo giorno di vita, tutti i suoi discepoli lo ascoltano in adorazione proprio nella sua cella.
La moglie, Santippe, riesce ad ottenere un permesso speciale per porgere il suo ultimo saluto al maestro, ma quando si presenta dinnanzi a lui, in un mare di lacrime, Socrate la respinge.
Ordina al carceriere di portarla via: “perché non doveva essere interrotto mentre parlava di vita e morte con i suoi discepoli“.
Einstein, il grande scienziato, era sposato con una donna di nome Marileva.
Tra i suoi tanti appunti, trovati sulla scrivania, vi era anche questo, si tratta di raccomandazioni alla moglie:
Cara Marileva, ti sarei grato se ti attenessi alle seguenti regole:
- i miei vestiti devono essere sempre stirati;
- mi devono essere serviti tre pasti al giorno in camera mia e desidero mangiare da solo;
- sulla mia scrivania nessuno deve metterci le mani;
- devi rinunciare a qualsiasi rapporto sessuale, a meno che non sia io a chiederlo;
- devi rispondere subito quando ti interrogo;
- devi lasciare immediatamente la mia stanza quando te lo chiedo.
Grazie, il tuo Alberto
Filosofia
Ora sicuramente starai pensando di odiare Socrate,Einstein e compagnia bella, eppure il vero problema risiedeva nello stato di prigionia, asservimento, oppressione, obbligo a cui le donne erano relegate.
Una condizione davvero soffocante.
Dopo questa premessa davvero umiliante per il genere umano vorrei soffermarmi su alcuni passaggi del testo da cui prende forma il titolo di questo articolo.
De Crescenzo cerca di trasmetterci differenze emozionali, di vita e vissuto.
In fin dei conti, le diversità della donna, risiedono solo nell’emisfero posizionato al centro del torace con la punta rivolta verso sinistra.
In linea di massima, gli uomini nel corso della propria esistenza idealizzano e cercano di realizzare i propri sogni e traguardi avendo come obiettivo principale quello del “Potere“.
Le donne no!
Conclusioni
Le donne riescono ad allargare la propria esistenza utilizzando un senso oramai sbiadito di questi tempi: la sensibilità.
Questo grazie alla propensione affettiva e materna conferitagli dal ruolo primario che le ha affidato il Creatore: quello di prosecuzione della specie.
“Provate voi maschi a stare dietro ad un bambino di quattro anni per più di mezz’ora. Vi sembrerà di impazzire. Invidiereste i minatori solo perché faticano meno di voi.
Una donna, invece, gli dedica volentieri i migliori anni della propria vita e, cosa ancora più difficile da credere,ne è perfino felice; questo perché facendo la mamma scopre anche di esistere. A pensarci bene si accontenta di poco: vuole solo essere amata.”
“Le donne sono state create per amare ed essere amate, e si realizzano solo se si verificano queste due condizioni. Insomma signori miei, che vi piaccia o meno, le donne sono diverse.”
Luciano De Crescenzo
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