La resilienza

In psicologia, la resilienza è un concetto che indica la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.

Resisto dunque sono

Wikipedia, ci ha fornito una spiegazione abbastanza generica eppure esaustiva.
Il termine resilienza deriva dal latino “resalio “, iterativo del verbo “salio” o anche da resiliente, dal latino resiliens che deriva da resilire cioè “rimbalzare”.
Viene utilizzato in diversi contesti, dalla fisica alla meccanica fino all’informatica ed alla tecnologia.
Nella tecnologia dei materiali, indica la resistenza a rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d’urto.

Persistere

Per forza di cose, durante il percorso di qualsiasi progetto, ci troveremo dinnanzi eventi imprevisti che finiranno per provocarci stress o traumi.
La capacità di resistere e reagire in maniera ottimale a questi eventi, trasformando addirittura l’impedimento in giovamento, è quello che noi chiamiamo resilienza.

Non è sempre facile.
Ti diranno, tutti i migliori venditori di leggerezza, che non c’è mai stato nulla di più semplice.
In realtà la reazione è influenzata da diversi fattori: personali, sociali, relazionali e così via.
Molto ha a che fare con la sfera personale: conta come ci arrivi a questi eventi, sia in termini fisici che psichici.
L’ autostima (ricorderai i 3 consigli per accrescerla), l’ottimismo, la forza di volontà, capacità di risolvere problemi sono fattori determinanti per affrontare ogni situazione.
Ecco che la resilienza potrebbe risultare addirittura un concetto astratto, quasi il prodotto di componenti autonome da essa.

Un concetto che avremo modo di analizzare in seguito, nei prossimi articoli.

La tecnica ABCDE

Uno dei passaggi fondamentali del testo di Pietro Trabucchi, “Resisto dunque sono” è quello sulla famosa tecnica ABCDE.
La nostra reazione ad un dato evento negativo non dipende dalla portata dell’evento stesso ma dalla valutazione dello stesso.

Quello che devi ricordare è che ogni evento, anche quello più catastrofico, può essere affrontato nel modo giusto se riesci a prenderne le misure.
Molto è dettato anche dall’esperienza.
A differenza dei materiali ferrosi, noi tendiamo a registrare ogni reazione in base a determinati eventi in modo da innescare un comportamento quasi del tutto automatico.

Se ti trovi dinnanzi una tigre: scappi.

Questo automatismo nelle reazioni, ci ha fatto comunque perdere di vista l’effettiva importanza della resilienza.
La tecnica ABCDE serve a rammentarci questa abilità.
Vediamola nel dettaglio. 
Le lettere che danno il nome a questa tecnica non sono altro che delle iniziali:

  • A di Adversity. La prima lettera indica tutti quei momenti “bui” che possiamo incontrato durante il percorso della nostra esistenza.
    Gli eventi negativo che non possiamo in nessun modo controllare e che inesorabilmente accadono.
    Ricorda non puoi controllare un evento ma la reazione che da esso scaturisce.
  • B di Beliefs. La seconda lettera indica quel complesso di automatismi di cui abbiamo parlato in precedenze.
    La percezione che abbiamo delle realtà non è oggettiva ma soggettiva.
    Un sistema di credenze registrato nella memoria ci guida verso un tipo di reazione.

  • C di Consequences. La terza lettera indica la reazione, sia fisica che emotiva ad un dato evento. Come avrai ben compreso, si tratta di una conseguenza determinata da A+B.
  • D di Discussion. Con la lettera D entra in gioco la resilienza.
    La capacità di mettere in discussione il sistema di credenze e la reazione ci consente di riportare un evento sul piano dell’oggettività.
    Ecco che la soggettività diviene irreale.
  • E di Effects. Gli effetti derivano dal punto precedente. Se siamo capaci di mettere in discussione gli automatismi derivanti dal sistema di credenze, torneremo padroni della nostra vita e quindi capaci di determinare un complesso di effetti ben determinati.

Avrai intuito che si tratta, in fin dei conti, di guardare con positività ad ogni evento imprevisto.
Ogni situazione, se rivista in maniera oggettiva e a distanza di tempo, sarà riuscita a determinare almeno un risvolto positivo.

 

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