I sei spettri della paura

I sei spettri della paura sono contenuti ed analizzati nel celebre testo “Pensa e arricchisci te stesso” di Napoleon Hill.
Un libro eccezionale, un testo unico nel suo genere di cui ti consiglio vivamente la lettura, una sorta di vangelo del successo personale.


La maggior parte delle nostre rinunce avviene proprio ad in base a dogmi e sofferenze di natura irreale.
Penso sia arrivato il momento di analizzare scrupolosamente lo schema dettagliato di ognuna di esse.
Per Napoleon Hill, le 6 paure basilari sono:

  1. Paura della povertà;
  2. Paura delle critiche;
  3. Paura delle malattie;
  4. Paura di perdere l’amore di una persona;
  5. Paura della vecchiaia;
  6. Paura della morte.

Ciascun essere umano soffre dell’una o dell’altra, a volte di una combinazione di esse.
Le prime 3 paure sono alla radice delle preoccupazioni personali.
La buona notizia è che le paure sono stati mentali, soggetti al controllo, quindi possiamo dominarle.

Paura della povertà

 I segnali di tale paura sono:

  • Indifferenza: si esprime nella mancanza di ambizione, nell’accettazione di ciò che offre la vita senza protestare;
  • Indecisione: l’abitudine di permettere che siano gli altri a decidere per noi;
  • Dubbio: sono gli alibi ed i pretesti che utilizziamo per scusare i nostri insuccessi;
  • Preoccupazioni: si manifesta nel dare la colpa agli altri se spendiamo più di quanto percepiamo, se trascuriamo la cura personale, se facciamo uso di alcol o droga. È la mancanza di equilibrio e consapevolezza di sé;
  • Cautela eccessiva: si cerca il lato negativo in ogni situazione, si prefigurano possibili fallimenti, invece di concentrarsi sui mezzi per riuscirci.
  • Rimandare: perdere tempo a trovar scuse per non aver fatto il lavoro. È il rifiuto di accettare la responsabilità ogni volta che è possibile.

Paura di essere criticati

I sintomi di questa paura sono:

  • Imbarazzo: si esprime attraverso il nervosismo, timidezza nella conversazione, tentativo di evitare il contatto oculare;
  • Mancanza di calma ed equilibrio: come nervosismo davanti agli altri, alzare la voce in una conversazione;
  • Personalità: mancanza di fermezza e capacità di decidere, di fascino personale, abilità di esprimere l’opinione con sicurezza;
  • Complesso di inferiorità: abitudine di elogiarsi con parole ed azioni, per celare un senso di inferiorità. Usare “parole grosse” per impressionare gli altri. Vantarsi di successi immaginari;
  • Mancanza di iniziativa: incapacità di cogliere le occasioni per migliorare, paura di esprimere le proprie opinioni, sfiducia nelle proprie idee;
  • Scarsa ambizione: pigrizia mentale e fisica, incapacità di farsi valere, influenzabilità, abitudine di criticare gli altri alle proprie spalle e lusingarli a tu per tu, sospettare gli altri senza motivo.

La paura delle malattie

Le avvisaglie della paura di ammalarsi:

  • Autosuggestione: abitudine di usare l’autosuggestione negativa per cercare i sintomi di ogni tipo di malattia, aspettandosi di trovarli;
  • Ipocondria: abitudine di parlare delle malattie, focalizzando la mente sul male e aspettandosi che ne consegua un crollo nervoso;
  • Vulnerabilità: la paura di star male incide sulla naturale resistenza fisica e crea condizioni favorevoli per ogni forma di malattia con cui si venga a contatto;
  • Autocompiacimento: l’abitudine di compatirsi per attirare le simpatie altrui, usando le malattie immaginarie come esca.
  • Intemperanza: esagerare con alcol o fare uso di stupefacenti per attutire dolori, invece di eliminare la causa vera del problema.

La paura di perdere l’amore

Quando si parla di sentimenti, i sintomi più comuni sono:

  • Gelosia: tendenza a sospettare di amici e persone care senza prove sufficienti e ragionevoli per farlo;
  • Trovare da ridire: abitudine di criticare il mondo intero alla minima provocazione senza nessun motivo;
  • Scommettere: abitudine a speculare, rubare, truffare e giocare d’azzardo per procurarsi denaro per la persona amata nella convinzione che si possa comprare l’amore.

La paura della vecchiaia

In questo caso, i segnali più comuni:

  • Tendenza a rallentare le attività e sviluppare un complesso di inferiorità verso i 40 anni, la presunta soglia di maturità mentale, ritenendo “erroneamente” di cominciare a perdere colpi;
  • Abitudine a scusarsi per la propria età avanzata;
  • Rinunciare all’iniziativa, all’azione, all’immaginazione in virtù di un’età raggiunta.

La paura della morte

I presagi sono:

  • L’abitudine di pensare alla morte invece di darsi da fare per ottenere il meglio dalla vita, e ciò a causa della mancanza di uno scopo o di un’occupazione adatta;

Ora abbiamo terminato l’elencazione e l’analisi delle 6 paure basilari.
Vorrei invitarti a stilare un inventario dei fantasmi che ti ossessionano.
Il tutto ci tornerà utile, nei prossimi articoli quando allargheremo gli orizzonti su alcune tematiche rilevanti.

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